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Litigi e minacce di morte tra vicini, due denunciati ad Osimo

Ancona, la polizia aiuta una donna a recuperare i propri beni in casa
Ancona, la polizia aiuta una donna a recuperare i propri beni in casa

Tra sabato e lunedi scorsi, gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Osimo, diretti dal Vice Questore Giuseppe Todaro, sono intervenuti presso un’abitazione sita in zona Campocavallo di Osimo a causa dei continui litigi, causati da problematiche di vicinato, che hanno visto protagoniste due famiglie che abitano, da sempre, fianco a fianco.

Nei mesi precedenti il tasso di litigiosità aveva superato il “limite” di guardia, tanto da rendersi necessari, per calmare gli animi, gli interventi sul posto di Polizia e Carabinieri.

Ma è stata una minaccia di morte, asseritamente proferita da uno dei due contendenti, che ha costretto gli Agenti ad un immediato intervento per scongiurare effetti ben più gravi.

L’uomo che aveva minacciato di morte il vicino era, infatti, detentore di una licenza di caccia e, di conseguenza, era stato regolarmente autorizzato a tenere in casa 4 fucili da caccia e numerose munizioni.

Tale ultima circostanza ha quindi imposto agli uomini del Commissariato osimano di effettuare il sequestro cautelare dei fucili e, per tali ragioni, si sono immediatamente recati a casa dell’uomo. Sul posto, però, è stata accertata anche una non corretta custodia delle armi: infatti uno dei fucili, anziché essere, come prevede la legge, regolarmente custodito in un luogo sicuro ed inaccessibile se non al detentore della licenza, era “tranquillamente” riposto, senza alcun vincolo, nello spazio esistente tra il muro e l’armadio della camera da letto.

Alla richiesta dei poliziotti circa tale incauta modalità di detenzione dell’arma, l’uomo, con assoluta tranquillità, riferiva che il fucile veniva usato “al bisogno”, soprattutto la notte, per far tacere i cani del vicino, spaventandoli con il rumore dei colpi sparati in aria.

L’uomo è stato denunciato, di conseguenza, oltre che per le minacce di morte al vicino di casa, anche per l’incauta custodia delle armi, che gli sono state ritirate unitamente alla licenza di caccia.