Dovrà vedersela però con un’Argentina brutta ma vincente. L’Albiceleste (quinta nell’ultimo ranking) ha vinto il suo gruppo senza entusiasmare nonostante il punteggio pieno, superando la Svizzera con un po’ di fortuna nell’ottavo di finale (1-0 dopo i tempi supplementari con clamoroso palo di Dzemaili nei minuti finali) e poi il Belgio nel quarto. In semifinale ha dato vita probabilmente a una delle gare più brutte in un Mondiale spettacolare, riuscendo però ad avere la meglio sull’Olanda ai calci di rigore grazie a realizzatori infallibili e soprattutto a un portiere, Romero, reduce da due brutte stagioni (Sampdoria e prestito da secondo di Subasic al Monaco), ma eroe per una notte con due parate decisive su Vlaar e Sneijder.
I precedenti parlano chiaro: una vittoria a testa. Nel 1986 l’Argentina di Maradona si è laureata campione battendo 3-2 l’allora Germania Ovest, mentre a Italia ’90 hanno trionfato i tedeschi grazie a un rigore di Andy Brehme. La terza finale sarà la prima con la Germania unita, che cercherà il suo quarto Mondiale ma dovrà vedersela con la voglia di Leo Messi, mai così decisivo in nazionale, di portare la terza coppa in Argentina, dove manca ormai da ventotto anni.