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PD MARCHE, ASSEMBLEA APPROVA RELAZIONE DEL SEGRETARIO: SPACCATURA CON I CIVATIANI

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pdANCONA 23 GEN. Via libera del Partito Democratico Marche alle primarie di coalizione. La soluzione, avanzata e illustrata nel dettaglio dalla relazione del segretario regionale del PD, Francesco Comi, è stata approvata dall’Assemblea del PD Marche, riunitasi ieri sera ad Ancona.

Il percorso per definire il candidato a Presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali passerà, così, dalla consultazione degli elettori. “Abbiamo tentato con ogni sforzo la doverosa ricerca di una soluzione unitaria – ha detto ieri il Segretario Comi –, senza riuscirci, come accaduto in tutte le altre regioni italiane. Ora sta a noi fare di queste primarie un’occasione di rilancio dell’iniziativa politica e programmatica, celebrando primarie aperte, composte e nel reciproco rispetto”.

Primarie che, come chiarito dal Segretario regionale, poggiano su quattro pilastri. Primo: regole accettate e condivise da tutti, anche per scongiurare un nuovo ‘caso Liguria’ dove sono stati contestati proprio i metodi. Secondo: regole certe, puntuali, che riducano discrezionalità ed equivoci ed eliminino ogni contraddittorietà, nel pieno rispetto degli Statuti nazionale e regionale del PD e del Codice etico del PD Marche. Ancora, terzo: libertà di scelta degli iscritti, che devono poter contare su un confronto libero, aperto e paritetico tra i candidati. Per questo fondamentale è la neutralità e l’imparzialità degli organi di partito, sia monocratici che collegiali. Infine, quarto: reciproco riconoscimento e rispetto tra contendenti, per cui chi perde sostiene chi vince.

Proprio sul valore del rispetto, si è espresso il Segretario Comi, sottolineando come le primarie non siano un ‘nuovo congresso’, fase ormai conclusa. “In politica si dice che non ci sia spazio per i risentimenti e per i sentimenti. Mi hanno insegnato a non avere risentimenti – anche rispetto alle frasi rivoltemi da qualcuno in questi giorni –, faccio fatica, però, ad accettare che non ci sia spazio per i sentimenti. Vi chiedo che non sia in discussione, nel confronto futuro, il rigoroso rispetto pubblico delle persone coinvolte in questo dibattito”. Rispetto a cui il Segretario Comi ha invitato, in un incontro tenuto nel pomeriggio di ieri, anche i due candidati PD alle primarie, Luca Ceriscioli e Pietro Marcolini.

Nodo centrale della relazione del segretario approvata ieri in Assemblea è la questione coalizione. Il Segretario Comi, nel ricordare che la definizione della coalizione è una prerogativa della Direzione del partito e che all’Assemblea spetta di delinearla, ha proposto, d’intesa con i segretari delle forze alleate (David Favia, Cd; Antonio Pettinari, Udc; Ennio Coltrinari, Idv; Lorenzo Catraro, Psi; Gianluca Carrabs, Verdi; Sandro Donati, Ppe), di partire proprio dalle attuali forze di governo: Udc, Psi, Cd, IdV, Verdi e Popolari. Una coalizione che però è aperta ad altre forze politiche, da valutare con gli alleati, con l’unica eccezione di Marche 2020, che non potrà far parte dell’alleanza.

La coalizione sarà basata anche sui contenuti programmatici. La base di partenza è la bozza di programma, già approvata dall’Assemblea del PD lo scorso 18 ottobre. Bozza che sarà poi integrata dai contributi dei singoli alleati e dal candidato a Presidente che vincerà le primarie.

Domani, sabato 24 gennaio, si riunirà la Direzione regionale del PD per approvare il regolamento e le date delle primarie. Il segretario Comi ha fatto un’apertura al comitato ‘Primarie Adesso’, il quale aveva chiesto tempi più lunghi e quorum meno rigido per le firme. “È nostra intenzione – ha detto il Segretario – aiutare l’associazione ‘Primarie Adesso’ a concorrere con un proprio candidato. Se hanno bisogno di più tempo gli concederemo una settimana, se non hanno le firme necessarie li aiuteremo a trovarle. Nessuno deve accampare alibi per non partecipare alle primarie”.

Proprio sui tempi, la scorsa Direzione aveva suggerito di presentare le candidature entro il 31 gennaio e di svolgere le primarie entro il 22 febbraio. Raccogliendo le sollecitazioni del Vice Segretario regionale del PD, Gianluca Fioretti e del comitato ‘Primarie Adesso’ e in attesa di conoscere il parere degli alleati, l’Assemblea di ieri ha, quindi, aperto alla possibilità di slittamento di tali termini temporali di qualche giorno. Termini su cui si pronuncerà domani la Direzione.

Il percorso delle primarie si è, quindi, aperto. Rimane comunque la possibilità che, prima della scadenza delle candidature, uno dei candidati decida di fare un passo indietro e sostenere l’altro.

A prescindere dal percorso che porterà alla scelta del candidato a Governatore del centrosinistra, obiettivi prioritari del PD sono assicurare alle Marche un nuovo e adeguato governo di cambiamento, costruire una squadra forte e rinnovata, indipendentemente dal congresso e dall’esito delle primarie e proporsi alla comunità marchigiana come interlocutore serio, affidabile, capace di vincere conservatorismi, egoismi, campanilismi e ridare fiducia a chi l’ha persa verso la classe politica.