PESARO URBINO 21 FEB. “Lo Stato preleva direttamente dalle nostre casse il 97% delle imposte che i cittadini versano alla Provincia sotto forma di RcAuto e Ipt, lasciando al territorio solo il 3%. Ma quelle entrate dovevamo coprire i costi dei servizi locali ai cittadini, primi fra tutti la manutenzione delle strade e delle scuole superiori. Come si fa a fare manutenzione con il 3% delle risorse? Non si è voluto capire che i tagli insostenibili alle Province avrebbero causato il crollo dei servizi al cittadino. E’ ora che Governo e Parlamento intervengano, perché è a rischio la sicurezza di automobilisti e studenti”.
E’ quanto evidenzia il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini, che giovedì ha partecipato a Roma all’Assemblea dei presidenti indetta dall’Upi (Unione delle Province d’Italia), nel corso della quale è stato chiesto con forza al Governo di smettere di esitare e di affrontare e risolvere le questioni da tempo sul tappeto, prima fra tutte l’approvazione del “decreto enti locali” che dovrebbe eliminare i tagli alle Province. Un decreto che nonostante le rassicurazioni del Governo viene sempre rinviato e che non ha trovato spazio nemmeno nel decreto “Mille proroghe” come chiesto dall’Upi. I Presidenti non si accontentano più delle promesse, ma chiedono fatti e rapidità di decisioni.
“Dobbiamo disporre – dice ancora Tagliolini – di risorse sufficienti ad assicurare la piena erogazione dei servizi a favore delle comunità che amministriamo. Nella nostra provincia ci sono 1200 chilometri di strade e 19 istituti superiori dislocati su 34 edifici, su cui è necessario fare manutenzione ordinaria e straordinaria. Dobbiamo ricominciare ad investire per opere che mettano in sicurezza il territorio”.
Nel corso dell’assemblea, i presidenti hanno chiesto anche che vengano lasciati sui territori i risparmi dei costi della politica: la riforma “Del Rio” ha infatti abolito le figure degli assessori provinciali ed ha previsto che presidenti e consiglieri svolgano la loro attività a titolo gratuito. “Questi risparmi, che per la nostra provincia ammontano a 2 milioni di euro in due anni – dice ancora Tagliolini – devono essere messi a disposizione delle comunità locali”.