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Regione Marche: app facili prenotazioni, orari flessibili

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli

Caos Cup, dopo il lock down, cioè precedenza a chi era malato di covid-19, l’ ente Regione Marche comunica la riprogrammazione delle liste di attesa, l’allungamento degli orari agli sportelli per un servizio più efficiente; a fine giugno, sarà disponibile una nuova versione dell’ app semplificata per le prenotazioni (si spera applicabile a tutti gli smartphone) e l’impegno delle farmacie.

Aumentano il numero delle farmacie presso le quali sarà possibile prenotare visite, passando dalle attuali 20 alle 100 previste e in ulteriore crescita. Si presume che accesso alle prenotazioni e prestazioni risulterà ulteriormente semplificato. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli parla anche di un

«accordo con il personale sanitario per orari di lavoro anche al sabato e, in alcuni casi, pure la domenica. Ampliamento del numero delle farmacie dove sarà possibile prenotare. Inoltre nel mese di luglio, aumenteranno il numero delle farmacie presso le quali sarà possibile prenotare, passando dalle attuali 20 alle 100 previste e in ulteriore crescita». Questo è l’insieme di misure che la Regione Marche prevede per riprogrammare le liste di attesa e recuperare le prestazioni non svolte a causa della pandemia da Covid-19.

Riuniti attorno allo stesso tavolo i direttori generali delle Aziende ospedaliere Marche Nord (Maria Capalbio), Ospedali Riuniti di Ancona (Michele Caporossi), dell’Inrca (Gianni Genga), dell’Asur Marche (Nadia Storti) e del servizio Salute (Lucia di Furia), sono state concordate le modalità operative e organizzative della ripartenza.

L’obiettivo è quello di “accelerare il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile”. Di questo si è discusso ieri 24 giugno a Palazzo Raffaello, ed è stato poi concordato, nel corso di una riunione operativa convocata dal presidente Ceriscioli.

«La Regione  ̶  ha chiarito il presidente Ceriscioli   ̶   investirà 2,7 milioni di fondi specifici per sostenere l’ulteriore impegno del personale della sanità pubblica e altrettante risorse per potenziare gli spazi, le tecnologie e il sistema informatico che dovrà supportare questa nuova riorganizzazione. Non è facile andare a recuperare, tutto in una volta, le decine di migliaia di visite che sono rimaste sospese. E’ tutto più complicato da un punto di vista organizzativo, perché bisogna, ad esempio, sanificare costantemente i locali ogni volta che si cambia paziente.»