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Solidarietà, Slow Food Marche e l’alluvione

Slow Food Marche

La storia della nostra Associazione, i nostri rapporti con le aziende produttrici dei cibi locali identificativi e con il mondo della ristorazione ed il nostro radicamento nel territorio non potevano che farci sentire vicini a tutti quelli che stanno vivendo le conseguenze dell’alluvione del 15 settembre. Questa calamità ha colpito principalmente le province di Ancona e Pesaro-Urbino portando devastazione in molte città, come a Cantiano dove acqua e fango hanno invaso tutto il centro storico.

Slow Food Marche si è subito attivata, attraverso le Condotte di Slow Food territoriali più vicine ai luoghi colpiti, stabilendo contatti con le aziende e le strutture con cui collaboriamo storicamente, al fine di un confronto sui danni subiti e di dare i primi supporti e consigli per affrontare la fase iniziale più complessa. Abbiamo poi deciso di costituire un gruppo di lavoro formato dai rappresentanti delle varie Condotte, rappresentativo dei territori colpiti, con l’obiettivo di organizzare un intervento strutturato nel tempo e di supporto alle aziende coinvolte. Il gruppo si è riunito già due volte definendo un censimento delle aziende e stabilendo dei criteri di priorità per attivare gli interventi specifici.

Per raggiungere questi obiettivi sono state coinvolte, per condividere idee e sostegno economico, tutte le associazioni regionali e l’associazione nazionale di Slow Food, da cui abbiamo ottenuto la massima condivisione. I responsabili del network nazionale di Slow Food Italia hanno già fatto un sopralluogo nei territori colpiti insieme al comitato esecutivo regionale incontrando anche il Sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini, che ha relazionato sulla situazione del suo Comune duramente colpito

Il Presidente di Slow Food Marche, l’Avv. Vincenzo Maidani, sottolinea come, grazie a queste attività preparatorie, “Adesso ci troviamo nella condizione di iniziare il lavoro più concreto della raccolta dei contributi e della specifica definizione delle azioni da mettere in atto. E’ prioritario, in questa prima fase, rivolgere l’attenzione alle aziende più piccole, quindi più deboli dal punto di vista organizzativo, privilegiando il sostegno economico per fare ripartire le filiere produttive danneggiate dall’alluvione con progetti specifici e concordati con i produttori, attingendo dall’esperienza e grazie anche alla credibilità che la nostra associazione nel corso di oltre 30 anni ha saputo acquisire”.

Il vice presidente di Slow Food Italia, Federico Varazi:“La frequenza con cui questi eventi si ripetono nel nostro Paese ci dovrebbe far riflettere una volta per tutte sulle cause alla base dei cambiamenti climatici e avviarci verso una trasformazione radicale del sistema globale di produzione, distribuzione e consumo di cibo che ne è causa, riportandolo a una visione che abbia al centro la tutela dell’ambiente, della biodiversità, della salute, nostra e del pianeta. Massima solidarietà e vicinanza alle comunità marchigiane e a tutti i produttori colpiti dall’alluvione vittime della nostra scelleratezza”.

Nell’immediato, per le aziende che ne hanno la capacità organizzativa, verranno avviati gruppi di acquisto da diffondere nella nostra rete nazionale. Un caso particolare, che ci ha richiesto una azione più rapida, è quello della “Cantina sociale” di Cantiano. E’ un ristorante che fa parte dei locali censiti dalla nostra guida nazionale delle osterie, che è stato completamente distrutto. Quindi abbiamo sollecitato le Condotte marchigiane e di tutta la rete nazionale a coinvolgere il cuoco con il suo menù, con eventi nei ristoranti a noi vicini, a cui devolvere l’incasso. Con la sede nazionale di Slow Food si stanno concertando interventi più strutturali per permettere la ripresa della sua attività a Cantiano.

Infine, ma non per importanza, Slow Food Marche ha dato la propria disponibilità a collaborare al tavolo di lavoro organizzato dal Comune di Cantiano per programmare e condividere le azioni necessarie a ridare di nuovo vita a questa comunità.

Sarà nostro impegno informare sulle azioni più specifiche che andremo man mano ad attivare.

Slow Food Marche