ANCONA 5 OTT. Un confronto con i migliori Chenin della Valle della Loira e una degustazione di otto diverse annate di cru San Michele per raccontare il profilo di uno dei vini bianchi più autorevoli d’Italia: grande successo per i due laboratori di degustazione de “Il Grande Verdicchio” tenuti dal giornalista, scrittore e direttore di Porthos Sandro Sangiorgi venerdì 2 e sabato 3 ottobre, in occasione della 78esima edizione della Sagra dell’Uva di Cupramontana. I laboratori, “sold out” già a poche ore dall’apertura delle iscrizioni, hanno permesso di evidenziare sia l’identità più autentica del Verdicchio, caratterizzata da un’impronta minerale e da un grande potenziale evolutivo, sia la trasformazione nel tempo di questo vino in un territorio particolarmente vocato di Cupramontana.
Ad aprire la tre giorni di degustazioni era stata giovedì 1 ottobre la presentazione della zonazione dei vigneti locali di Cupramontana, frutto di un lungo studio che ha permesso di individuare sei differenti aree vitivinicole caratterizzate da altrettanti profili geologici e pedoclimatici che si manifestano nel bicchiere attraverso sensazioni gustative precise.
