PERUGIA. 10 DIC. I carabinieri del Ros, il Raggruppamento operativo speciale, stanno eseguendo 61 arresti in Umbria e in altre regioni per disarticolare un sodalizio di cosche calabres dell’ ndrangheta, con “diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale” e “saldi collegamenti”.
Per l’occasione sono stati sequestrati beni per oltre 30 milioni.
Diversi i reati. Si va dall’associazione di stampo mafioso ( ndrangheta ), all’estorsione, all’usura, al danneggiamento, fino ad arrivare alla bancarotta fraudolenta, alla truffa, al trasferimento fraudolento di valori, al traffico di stupefacenti fino ad arrivare allo sfruttamento della prostituzione.
Proprio in Umbria sarebbe presente un sodalizio con cosche calabresi, con “diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale” e “saldi collegamenti” e proprio qui l’inchiesta della Procura ha evidenziato “le modalità tipicamente mafiose di acquisizione e condizionamento di attività imprenditoriali, in particolare nel settore edile, anche mediante incendi e intimidazioni con finalità estorsive”.
Le operazioni sono tutt’ora in corso.
