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Ammortizzatori, sintomi di guasto e intervento

Ammortizzatori, sintomi di guasto e intervento
Un ammortizzatore (foto: s-unsplash)

Al minimo dubbio che può essere una riduzione di comfort della vostra automobile fate controllare gli ammortizzatori, componente fondamentale anche sotto l’aspetto della sicurezza. Si potrà procedere con una ispezione a vista e successivamente rivolgersi al proprio meccanico. Diverse sono le motivazioni in riferimento a tutto ciò da non sottovalutare, vediamole.

Questione di comfort e sicurezza

Controllare lo stato dell’automobile è una questione sì del suo mantenimento ma anche e soprattutto di sicurezza. Mettersi in viaggio, lungo o corto che sia, significa stare tranquilli e godere di tutti i comfort che la vostra vettura può darvi. Tutti ci rivolgiamo al nostro meccanico di fiducia quando è necessario, non bisognerà mai lesinare sotto questo punto di vista o pensare che il problema che si avverte sia di secondo piano e che non possa rappresentare un danno per la macchina e un pericolo per chi ci sta sopra. Tantissime sono le componenti dell’automobile da tenere in considerazione, gli ammortizzatori fanno parte tra queste.

Il primo passo: l’ispezione a vista

Di solito questa componente va controllata ogni 20.000 km grazie a quella che in gergo si chiama ispezione visiva. Segni di ruggine o anche olio sulla superficie fanno scattare il campanello d’allarme perché lo stesso ammortizzatore andrà sostituito o riparato. Inoltre anche lo pneumatico usurato in maniera del tutto irregolare rappresenta un altro segnale importante. Ma come si effettua la classica ispezione visiva? Tutti sono in grado, basterà far oscillare la macchina nelle due parti anteriore e posteriore: se la vettura dondolerà più di una volta dopo la rimozione del carico non avremo dubbi, gli ammortizzatori hanno dei problemi.

Immagine degli ammortizzatori anteriori da autoparti.it

Da cosa possiamo capire l’usura degli ammortizzatori?

I difetti di un ammortizzatore sono diversi e vanno dal non essere ermetici alla mancanza di resistenza in fase di allungamenti o compressione fino allo stelo del pistone che si muove liberamente all’inizio della corsa sempre di allungamento e compressione.

I sintomi che annunciano il guasto all’ammortizzatore sono conosciuti tra chi guida: avrete sicuramente vissuto attimi in cui c’è una scarsa reattività dello sterzo, un aumento del percorso di frenatura della macchina, dondolamento della carrozzeria con rumori di fondo e la già citata usura irregolare degli pneumatici.

Insomma, in generale una evidente riduzione della sensazione di comfort nella guida e nello stare a bordo dell’automobile.

La sostituzione di quello usurato

Se invece non si presentano particolari problematiche potrete cambiare gli ammortizzatori ogni 3 o 4 anni e andranno cambiati in coppia sulla stessa asse proprio per non sbandare nella guida.

Se doveste sostituirli, non vi spaventate: dopo la rimozione della ruota si dovranno smontare i tubi del freno senza scollegarli dai supporti, successivamente togliere gli elementi di fissaggio superiori e inferiori, comprimere la molla sostituendo l’ammortizzatore guasto. Montare infine ogni compente in ordine inverso.
Non aspettate, ‘ascoltate’ i vostri ammortizzatori.

Non aspettate e non perdete tempo qualora rilevaste qualsiasi tipo di problema, controllate ed eventualmente sostituite il vostro ammortizzatore per un maggiore comfort e per una sicurezza vostra e di chi viaggia con voi.