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ARTIGIANATO, MARCHE PRIMA REGIONE MANIFATTURIERA ITALIANA

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scarpe-artigianoANCONA 25 MAR.  La qualità della manifattura artigiana marchigiana sta per sbarcare a Milano con “ il bello” e il  “buono”. Le Marche sono la prima regione manifatturiera d’Italia con 23.278 aziende, il 60% delle quali sono artigiane. Una forza confermata dall’importanza del settore per i livelli occupazionali:  oltre 163.500 addetti del manifatturiero, pari al 35% degli occupati totali.

Confartigianato si presenta all’Expo di Milano portando il contributo dell’artigianato attraverso i prodotti  del “bello”, di cui l’artigianato artistico, tradizionale e della moda è l’espressione, e del “buono” con l’attività degli artigiani dell’alimentazione.  L’alta qualità riveste  un ruolo fondamentale nel comparto della manifattura ed è per questo che Confartigianato sta allestendo il “Fuori Expo”, una vetrina delle eccellenze di 1.800 metri quadrati nel cuore di Milano.

Uno spazio pensato e programmato specificatamente per far si che il Made in Italy delle nostre tante eccellenze ed imprese  – che  potranno esporre e commercializzare le loro produzioni – possano cogliere l’occasione unica dell’Esposizione Universale. Nel “ Fuori Expo” si svolgeranno anche incontri “B2B” con delegazioni commerciali estere e buyers provenienti dai Paesi che partecipano all’EXPO,  oltre ad eventi quotidiani, tutto mirato a mantenere una costante ed elevata attenzione verso i nostri produttori e le nostre produzioni.

Made in Italy è sinonimo di eccellenza e ciò si riflette nelle nostre produzioni: non a caso nelle Marche più del 76% delle micro imprese pone la qualità dei prodotti tra i principali punti di forza competitiva, quota superiore di mezzo punto percentuale alla media nazionale.

La produzione manifatturiera artigiana, sottolinea il dott. Giorgio Cippitelli Segretario di Confartigianato Marche,  interpreta in modo originale l’abbinamento di materiali e tecnologie con lavorazioni a regola d’arte che garantiscono un prodotto ben fatto e di elevata qualità, grazie al talento delle risorse umane presenti nelle imprese artigiane, alla trasmissione delle conoscenze resa possibile da processi formativi on the job e dal passaggio generazionale nelle imprese familiari; tutto questo associato ad un crescente utilizzo delle tecnologie. Al carattere dell’artigianalità – fondato su una prevalenza del lavoro dell’uomo – si associa una elevata capacità di ascolto del cliente finalizzata alla personalizzazione del prodotto, a cui si abbina il senso del bello e del gusto.

L’Expo di Milano, centrata sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, è dedicata alla sicurezza e alla qualità alimentare e rappresenta un’occasione per mettere in evidenza la creatività e il legame con la tradizione e il territorio delle produzioni dell’artigianato alimentare.

Nel settore dell’artigianato alimentare  nelle Marche lavorano  3.136 imprese. Il  comparto più consistente è quello dei servizi di ristorazione: cibi d’asporto (1.270 imprese artigiane pari al 40,5% del settore), seguono la pasticceria, panifici e gelaterie ( 1.164 imprese pari al 37,1%) la pasta (329 imprese pari al 10,5%) e la lavorazione e conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne con 103 imprese (3,3%). L’attività delle imprese artigiane alimentari è strettamente legata alle produzioni di qualità. Nelle Marche sono 12 i prodotti agroalimentari di qualità, 6 DOP e 6 IGP, con 186 trasformatori. Di questi, ben 123, il 66,1%, sono operanti nella trasformazione di carni fresche posizionando la nostra regione al 1° posto in Italia. Inoltre, i 123 trasformatori rappresentano il 14,1% del totale dei trasformatori di carni fresche in Italia e collocano le Marche, per tale incidenza, al 3° posto dietro a Toscana con il 23,8% e Campania con il 15,6%.