Home Consumatori Consumatori Mondo

Fda: vaccino Johnson & Johnson e sindrome neurologica di Guillain-Barrè

Il vaccino Johnson & Johnson (foto Facebook)

Vaccino J&J: negli Usa su 100 casi, 95 gravi ed un morto. L’Ema avvia studio

Negli Usa sono insorti alcuni casi di sindrome neurologica di Guillain-Barrè in seguito alla vaccinazione anti-Covid effettuata con il vaccino Johnson & Johnson.

Per questo motivo l’ente americano Fda, Food and Drug Administration, ha deciso di inserire tale patologia nella scheda informativa del vaccino.

La Fda ha infatti annunciato un nuovo avvertimento per il vaccino anti Covid J&J, spiegando che può comportare il rischio di questa particolare patologia neurologica.

Il rischio sarebbe, secondo quanto riporta l’Fda, Food and Drug Administration, da tre a cinque volte più alto tra i vaccinati con Johnson&Johnson rispetto alla norma tra la popolazione Usa.

Finora sono stati identificati circa 100 casi, di cui 95 gravi, prevalentemente tra gli uomini, molti dai 50 anni in su. E’ stato registrato anche un decesso.

L’Ema sta analizzando i dati di J&J

In Europa la questione è finita sotto la lente dell’Agenzia europea dei medicinali, Ema.

L’Ema, ha reso noto che “sta analizzando i dati forniti da Johnson&Johnson sui casi della sindrome Guillain-Barre (Gbs) segnalati a seguito della vaccinazione col siero, ed ha chiesto alla Johnson & Johnson di fornire ulteriori dati dettagliati”.

I sintomi dopo 3 settimane dalla vaccinazione

Per quanto è stato attualmente evidenziato, i sintomi, rari, della sindrome si svilupperebbero nel giro di circa tre settimane dalla vaccinazione.

A livello pratico, secondo gli esperti, in seguito ad un processo autoimmune, gli anticorpi attaccano il rivestimento delle fibre nervose del sistema nervoso periferico: la mielina.

Tale evento genera debolezza nelle strutture muscolari fino ad arrivare, nei casi più gravi, ad una paralisi degli arti superiori e inferiori e anche della muscolatura respiratoria e dei nervi cranici.

Una seconda conseguenza determinerebbe un’alterazione delle fibre nervose legate al tatto e alla percezione del freddo e caldo, fino alla perdita completa della sensibilità.