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Frontone – Più di cento persone per dire NO AL LAGO

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Oltre un centinaio di persone si sono ritrovate davanti al comune di Frontone sabato 28 novembre per protestare contro le scelte amministrative del comune di Frontone relativamente al potenziamento degli impianti da sci da discesa sul monte Acuto (gruppo del Catria).

Questa volta ad allarmare l’ampio fronte di associazioni ambientaliste e culturali delle province di Pesaro e Ancona (fra cui La Lupus in Fabula, Cai Pesaro, Urbino e Fabriano, Italia nostra Ancona, LIPU, LAC, GRIG, Pro Natura Marche, Legambiente Urbino, WWF Marche, Fridays For Future, Centro Sociale Squola, ecc.) è il progetto della costruzione di un nuovo lago artificiale in alta quota (1300/1400 m. slm.) che servirebbe ad alimentare il nuovo impianto di innevamento artificiale delle piste costruite pochi anni fa sul monte Acuto.
Sono 900.000 euro di fondi regionali solo per costruire il lago ed altri 241mila che si aggiungono ai 5 milioni già spesi. Una montagna di soldi per devastare la montagna più bella della provincia di Pesaro e Urbino.

Soldi scialacquati, che sono serviti unicamente ad alimentare i profitti delle ditte che hanno ricevuto l’affidamento dei lavori o che hanno fornito materiali e attrezzature. Con l’attuale e futuro andamento delle stagioni e delle temperature è da ritenere quasi certo che anche con la neve artificiale (che può essere sparata solo con temperature sotto lo zero termico) gli impianti del Catria resteranno aperti per lo sci solo pochi giorni all’anno, mentre i guasti ambientali, visibili anche dalla costa, resteranno per sempre con la loro eredità di seggiovie, tralicci e stazioni di partenza e arrivo, così come è già avvenuto sul Monte Bove (gruppo Sibillini). La protesta dei cittadini (fra cui diversi abitanti del luogo) è avvenuta in modo pacifico e nel rispetto delle norme Covid, attraverso l’esposizione di striscioni con le scritte “Milioni sprecati- Basta scempi”, “No lago”, “No impianti – Catria libero”, “No lago sì al parco”, mentre il sindaco di Frontone, Daniele Tagnani, stava ad osservare dall’altro del balcone del Municipio, indossando una maglia verde con le insegne del rifugio “Le Cotaline”. Una aperta provocazione!

Tanto più che, dopo gli interventi dei rappresentanti delle varie associazioni presenti, invitato ad intervenire, il sindaco ha declinato la richiesta affermando “Avete detto tutto voi”.
Se l’amministrazione comunale di Frontone vuole andare avanti ignorando le giuste e legittime osservazioni dei cittadini è chiaro che la battaglia per ostacolare i suoi progetti non si fermerà. Oltre ai canali istituzionali e legali troveremo nuove forme di contrasto e di boicottaggio per salvaguardare un bene che è di tutti e che se utilizzato in maniera sostenibile può dare sostentamento e benessere in maniera durevole.
LA LUPUS IN FABULA Associazione Ambientalista