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Il Siulp non partecipa al Convegno di Ancona

Anziana telefona alla Polizia per ricevere conforto e lo trova
Polizia (Foto d'archivio)

Ancona – Nella mattinata di ieri, il Siulp non ha partecipato all’evento “Lavorare in divisa tra percezione e realtà: valutazione e prevenzione dello stress e del disagio psicologico” per “protestare” sul mancato coinvolgimento del Sindacato, come richiesto formalmente dal Siulp al Questore. L’intervento sindacale al convegno centrato su tematiche che andavano a tutela dei colleghi ma a contrapporsi al tema dell’incontro, non è stato autorizzato.
Una diversa impostazione, non autoreferenziale, sarebbe stato un importante momento di confronto tra Amministrazione, il Sindacato ed un Esperto in materia.
Al Tavolo sul disagio istituito a livello nazionale, partecipano le Organizzazioni Sindacali e, quindi, a livello locale sarebbe stato importante emulare tale organizzazione, soprattutto dopo i recenti episodi occorsi in questura.
Il Sindacato rappresenta la principale “sentinella” delle problematiche lavorative dei colleghi e, di conseguenza, il principale interlocutore dell’Amministrazione.
Riteniamo che la gestione del personale sia una delle principali cause di stress e disagio psicologico, perché: la mancata valorizzazione del personale, la mancata progressione professionale, la mancata oggettività nelle valutazioni personali/gestionali, la mancata progettualità organizzativa, la mancata professionalità nella gestione degli eventi, la mancata certezza sui tempi e modi dell’attività lavorativa, la mancata certezza sulla gestione delle ferie o assenze legittime, l’alta incidenza delle ore di straordinario nella giornata lavorativa, crea stress e disagio psicologico se protratte nel tempo. Queste sono tutte le nostre rivendicazioni che, forse, non sono state “lette” in modo positivo o propositivo su cui confrontarsi.
Il Siulp, seppur critico ma collaborativo, ha rinnovato la propria disponibilità al dialogo con il Questore ma su una diversa organizzazione del lavoro perché solo questo è il modo per portare dei benefici comuni sia ai colleghi che al servizio che, giornalmente, la Polizia di Stato svolge ai cittadini.
Siamo certi che il benessere del personale, la salute fisica e psicologica rappresentano fattori pregiudiziali per il perseguimento di tutti gli obiettivi istituzionali e, quindi, una priorità. Ecco perché, il crescente malcontento dei colleghi, se non trova risposte, porta alla scelta obbligata di prestare la propria attività lavorativa in altri Uffici della Provincia, come sta accadendo.