Home Politica

Imprese balneari, Mauro Mandolini di Confartigianato: il DDL non ci soddisfa ma senza sarebbe stato peggio

balneari
MAURO MANDOLINI

“Una legge che non ci soddisfa e che, speriamo, possa essere modificata al Senato, ma non siamo tra quelli che chiedevano lo stralcio delle norme riguardanti le concessioni balneari. Sarebbe stato peggio, si sarebbe tornati al contenuto della sentenza del Consiglio di Stato, senza regole per le evidenze previste a fine 2023 e con una rischiosa anarchia nella loro gestione”.
Cosi Mauro Mandolini Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Marche, ha aperto il l’assemblea di categoria che si è svolta on line con la partecipazione del Presidente nazionale Mauro Vanni e del Segretario di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni.

Con l’approvazione alla Camera del “DDL Concorrenza”, si apre una nuova fase dell’attività sindacale, sempre tesa ad ottenere la migliore tutela delle nostre imprese, dice Mauro Mandolini Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Marche.

E’ vero, ha detto il presidente nazionale di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, nelle interlocuzioni con questo Governo, ci siamo imbattuti in tecnici che hanno gestito l’iter con un atteggiamento troppo rigido e restii a riconoscere il valore delle imprese demaniali.

Ma è altrettanto vero che il dialogo con le forze politiche ci ha sempre restituito un’attenzione diversa. Abbiamo colto disponibilità e una predisposizione al confronto. Tranne pochissimi casi, tutto l’arco costituzionale ha compreso il peso delle nostre rivendicazioni.

Occorre ripartire da qui. I decreti attuativi del “DDL concorrenza” potranno cambiare sostanzialmente l’orientamento della legge, accogliendo le istanze delle microimprese demaniali a gestione familiare che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone.

Questo è ciò che chiederemo al nuovo Governo, sottolinea Mauro Mandolini Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Marche, ed è il messaggio che vogliamo lanciare nel dibattito elettorale. Chiediamo una maggiore attenzione e più consapevolezza del valore delle nostre imprese nella filiera turistica delle Marche e dell’intero Paese. 30.000 imprese, di cui più di 900 nelle Marche con quasi 3.000 addetti, aziende per la maggior parte a conduzione familiare.

Il settore balneare è strategico per l’occupazione che genera ma anche per la promozione turistica dei territori della fascia costiera e non solo. Genera attrattività e turismo anche straniero che poi si riversa nei territori interni ricchi di bellezze paesaggistiche, artistiche e di tipicità agroalimentari.