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Le Opere di Pergolesi e Spontini trasmesse in streaming

Le Opere di Pergolesi e Spontini trasmesse in streaming

Il Teatro Pergolesi di Jesi non si ferma! Ogni settimana di venerdì o di sabato, le opere di Pergolesi e di Spontini registrate nelle passate edizioni del Festival Pergolesi Spontini sono trasmesse in streaming sul sito della Fondazione Pergolesi Spontini. Si inizia sabato 11 aprile ore 21 con “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi. Ogni video resterà disponibile per 48 ore.

Il sipario è chiuso, il palcoscenico è spento, la sala è vuota, ma il Teatro Pergolesi di Jesi non si ferma! In questo tempo sospeso, il cuore culturale della città progetta il futuro e gli spettacoli di musica, opera, prosa, danza che verranno. Inoltre, attraverso i canali social della Fondazione Pergolesi Spontini – Facebook e Instagram – e sul sito si continuano a produrre contenuti per mantenere i contatti con il pubblico e per continuare a trasmettere la bellezza dell’esperienza artistica e della musica. Un modo per combattere l’isolamento e sentirsi meno soli!

Parte in questi giorni, la trasmissione in streaming gratuita delle opere di Giovanni Battista Pergolesi e di Gaspare Spontini che negli scorsi anni sono andati in scena nel Festival Pergolesi Spontini e che sono state edite in DVD da Unitel. Per gentile concessione di Unitel, le opere saranno trasmesse sul sito www.fondazionepergolesispontini.com/diretta-streaming/ con cadenza settimanale, di venerdì o di sabato, e resteranno disponibili per le successive 48 ore alla messa in onda.

Si inizia sabato 11 aprile alle ore 21, con “La serva padrona” di Pergolesi registrata il 3 settembre 2011 al Teatro Pergolesi di Jesi per l’XI Festival Pergolesi Spontini in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione di Corrado Rovaris alla guida dell’Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani, la regia di Henning Brockhaus, le scene di Benito Leonori, i costumi di Giancarlo Colis; interpreti Alessandra Marianelli (Serpina), Carlo Lepore (Uberto) e il mimo Jan Mening (Vespone). Revisione critica a cura di Francesco Degrada.

Gli intermezzi de “La serva padrona”, su testo del librettista napoletano Gennarantonio Federico, furono rappresentati per la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli nel 1733, tra gli atti dell’opera seria Il prigionier superbo dello stesso Pergolesi. L’opera si segnala per la squisita eleganza e per l’acuto studio psicologico dei caratteri, che ne fanno un prototipo della tradizione teatrale comica napoletana. La sua rilevanza storica fu sottolineata dallo straordinario successo che la Serva padrona ottenne in occasione della rappresentazione all’Opéra di Parigi nel 1752 e che diede luogo alla Querelle des Bouffons. La trama narra di Serpina, che tiranneggia il padrone Uberto, un po’ avanti nell’età e anche attratto dalla bellezza e giovinezza della donna, e che riesce a farsi sposare con l’inganno e l’aiuto di Vespone, l’altro servo (muto). Vespone, su istigazione di Serpina, si finge il Capitan Tempesta (tipico personaggio derivato dalla Commedia dell’Arte) e si presenta come il futuro sposo della donna pretendendo la dote. Uberto, però, non vuole sborsare la dote e allora, dopo che Vespone- Capitan Tempesta lo minaccia di morte se non sposerà Serpina, cede e sposa la donna.

Il calendario degli appuntamenti con le opere in streaming sul sito della Fondazione proseguirà poi con:

venerdì 17 aprile, ore 21 “La fuga in maschera” di Spontini;

venerdì 24 aprile, ore 21 “Il prigionier superbo” di Pergolesi;

sabato 2 maggio, ore 21 “Livietta e Tracollo” di Pergolesi;

venerdì 8 maggio, ore 21 “Adriano in Siria” di Pergolesi;

venerdì 15 maggio, ore 21 “Il Flaminio” di Pergolesi;

venerdì 22 maggio, ore 21 “L’Olimpiade” di Pergolesi;

venerdì 29 maggio, ore 21 “Lo frate ‘nnamorato” di Pergolesi;

sabato 6 giugno, ore 21 “La Salustia” di Pergolesi.