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Pupun Festival, largo al festival di comunità

Pupun Festival
Immagine Pupun Festival

Pupun Festival, largo al festival di comunità. Dal 14 maggio é cominciata la festa di comunità itinerante in sette piccoli borghi del Piceno, tra passeggiate, performance artistiche, laboratori artigianali e una macchina itinerante sonora.

Acquasanta Terme, Castignano, Comunanza (comune capofila), Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella sono l’anima e il cuore della cavalcata artistica e spettacolare chiamata Pupun Festival. Aree interne, piccoli borghi rurali e di montagna, riscoperti grazie a un viaggio performativo lento e autentico.

Comunanza, tra bachi da seta e ramai

Un caratteristico borgo medioevale situato ai piedi dei Monti Sibillini sulla riva destra del fiume Aso. Comunanza era abitata fin dal periodo romano, come testimoniano gli scavi archeologici che hanno fatto venire alla luce, a Colle Terme, antichi stabilimenti termali.

Comunanza era al secondo posto in Provincia, dopo Ascoli, per la produzione dei bozzoli della seta (5000 libbre nel 1841), vi erano due rinomati stabilimenti bacologici, che sia per la qualità della semente sia per il buon sistema di selezione avevano acquisito una certa fama in tutta Italia. Nel corso dei secoli, inoltre, il borgo si è affermato anche nella lavorazione artigianale del rame assieme alla vicina Force.

Acquasanta Terme, terra di briganti e travertino

Acquasanta Terme è una rinomata località termale che deve il suo nome proprio alla salutare acqua solforosa ricca di iodio e ferro, sgorgante nel declivio tra l’abitato storico e il fiume. Le montagne dell’acquasantano divennero lo scenario di molti episodi bellicosi legati al fenomeno del banditismo prima e del brigantaggio poi, con Giuseppe Costantini, detto Sciabolone, e Giambattista Ciucci, alla testa dei ribelli. Si racconta che perfino Giuseppe Garibaldi passò di qui, quando stanco del viaggio si fermò davanti all’osteria della piazza di Acquasanta per fumarsi un bel sigaro e, forse, per farsi un bagno ristoratore alle Terme.

Un mestiere molto praticato ancora oggi nella zona dell’acquasantano è quello del cavatore di travertino. La natura ha infatti donato a questo territorio il resistente travertino, materiale che ha permesso di costruire nei secoli gran parte delle opere architettoniche dell’acquasantano e dell’ascolano e ha dato “voce” a centinaia di artisti.

La fierezza di Castignano e la coltivazione di anice verde

Castignano sorge arroccato su di un colle ai piedi del monte Ascensione, tra i torrenti Chifenti e Acquachiara e il fiume Tesino. Testimonianza di un antico passato è la “Stele di Castignano”, rinvenuta nel territorio castignanese, con iscrizione picena datata VI sec. a.C: è uno dei pezzi più pregiati del Museo Archeologico di Ascoli Piceno, dove è conservata: sembra si tratti del più antico esempio di scrittura italica finora rinvenuto e unico esemplare di scrittura picena. La stele rappresenta la prima e più antica iscrizione di alfabeto italico.

A distanza di oltre un secolo la vivace comunità castignanese continua a mantenere un forte senso dell’identità, delineandosi come uno dei pochi Comuni dell’entroterra collinare che non ha subito il fenomeno dello spopolamento. Castignano in passato era molto conosciuto per la coltivazione di anice verde, una pianta erbacea usata per la preparazione di vari medicinali e di liquori.

Montegallo, un borgo alle pendici del Monte Vettore

Montegallo è situato ai piedi del Monte Vettore e fa parte della Comunità Montana del Tronto e del Parco dei Sibillini. Il borgo e le sue frazioni, purtroppo, hanno subito numerosi danni dagli eventi sismici del 2016-2017.

Nei decenni passati era un territorio vivo e affollato, raggiungendo anche una popolazione di oltre 3.000 abitanti ma poi, con l’abbandono delle zone montane nel secondo dopoguerra e la conseguente emigrazione verso la Germania, la Svizzera, il Brasile e altre destinazioni, l’intera zona si è spopolata. La storia di Montegallo è in un certo senso emblematica del declino che ha caratterizzato le zone montane nel corso del 1900, con l’avvento dell’industrializzazione e la conseguente.

Palmiano, il borgo più piccolo del Piceno

Il nome del più piccolo Comune del Piceno deriva, secondo la tradizione, dalla conformazione delle colline che lo circondano, assomiglianti, nella posizione, a un palmo della mano (“palmi mano”). La sua origine potrebbe essere legata alla presenza di un monastero benedettino nella zona. Nel 1799 venne assediato e derubato dai briganti, paladini del governo pontificio, che tra le altre cose bruciarono l’archivio comunale, ricco di pregevoli manoscritti e antichi libri.

Rotella che deve il nome alla sua forma

Situato ai piedi del Monte dell’Ascensione, Rotella è un piccolo comune di origine antichissima, forse preromana, deve il nome alla sua posizione strategica su di un’ansa fluviale di forma rotonda. Eretto a castello di difesa nel X sec. Antichissime sono anche le sue frazioni di Capradosso, Castel di Croce e Poggio Canoso, sorte intorno al sec. X, quali castelli a difesa dello Stato di Ascoli, autonomi fino al 1860.

Roccafluvione e il suo tartufo pregiato

Roccafluvione è da anni una delle primissime località in Italia per la produzione e la vendita di tartufi pregiati, tra i clienti c’è anche il regista Steven Spielberg, che li acquista a Londra. Tradizione e habitat naturale favorevole hanno garantito la qualità dei tuberi prodotti. Tra i mestieri tradizionali di Roccafluvione c’è quello del mugnaio, solitamente il proprietario o il gestore del mulino, che lo metteva a disposizione dei privati per la produzione della farina. questo perché il Fluvione, che nasce dalle sorgenti del Monte Vettore e confluisce sulla riva sinistra del Tronto dopo un impervio e tortuoso percorso, si snoda per ben 13 chilometri all’interno del territorio comunale.

Il progetto è stato selezionato come primo in Italia tra gli 8 vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

“PUPUN F.F. FESTIVAL – FILERE FUTURO FESTIVAL DEL PICENO”
LA RETE DI PARTENARIATO
Comune di COMUNANZA (CAPOFILA) / Comune di ACQUASANTA TERME / Comune di CASTIGNANO / Comune di MONTEGALLO / Comune di PALMIANO / Comune di ROCCAFLUVIONE / Comune di ROTELLA /

BIM TRONTO – Bacino Imbrifero Montano del Fiume Tronto / UNICAM / Fondazione SYMBOLA / FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana / Ass. Bottega del Terzo Settore / Ass. La Casa di Asterione / Ass. APPENNINO UP – Compagnia dei Folli / MAC – Ass. Manifestazione Artistiche Contemporanee – POP UP studio / OPERA Onlus Soc. Coop.

CON IL SOSTEGNO DI
BIM Tronto / Fondazione CARISAP / E.S.CO BIM e comuni del Tronto S.P.A.

CON IL PATROCINIO DI
Camera di Commercio delle Marche / CNA di Ascoli Piceno / Confesercenti di Ascoli Piceno e Fermo / Associazione ASHOKA Italia

PROGETTO DI
MARCHINGEGNO srl

Per maggiori informazioni: www.pupunfestival.it