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Sant’Angelo in Vado, al Dottor Claudio Costa il Tartufo d’Oro nel giorno del Motoraduno

Tartufo
Premiati Tartufo d'Oro

SANT’ANGELO IN VADO (Pesaro e Urbino) – “Il Tartufo è il simbolo di quello scrigno che si nasconde infondo a ognuno di noi: anche il pilota, come il tartufaio, deve seguire l’istinto e quando sulla griglia di partenza abbassa la visiera e si prepara a partire vive quel senso di libertà e bellezza che il tartufaio vive nel bosco col suo cane”: il dottor Claudio Costa è una di quelle figure che hanno scritto la storia dei motori e nessuno più di lui era degno di ritirare il premio del Tartufo d’Oro alla 59esima Mostra Nazionale del Tartufo Bianco pregiato delle Marche nella giornata di punta del 44esimo Motoraduno Internazionale del Tartufo.

Spinti dal bel tempo e dall’aroma del tartufo sono stati infatti migliaia i centauri che si sono riversati a Sant’Angelo in Vado nei giorni di venerdì, ieri ed oggi e trovare sul palco il dottor Costa, inventore della Clinica Mobile, è stata una sorpresa per tanti: “Il pilota è uno degli ultimi eroi romantici ma è solo sopra il suo bolide e, sui circuiti, aleggia sempre la “Signora vestita di nero” così ho pensato di creare una clinica che fosse pronta a intervenire tempestivamente per dare una risposta immediata a quei piloti che subivano cadute in pista. Ne è nata una storia di cinquant’anni tra piloti, circuiti e motori”.

Un Tartufo d’Oro è andato anche al pilota sammarinese Alex De Angelis che ha saputo sintetizzare la figura di Claudio Costa meglio di tutti: “Cercate di non cadere -ha detto-, ma se dovete cadere cadete dove c’è il Dottor Costa. Negli anni nonostante l’evoluzione tecnologica gli infortuni sono una costante per tutti i piloti e nessuno come lui riusciva a capire la mente del pilota e a sfruttare la sua forza di volontà per rimetterlo in sella nel minor tempo possibile”.

L’Attore Alessandro Gimelli invece è stato premiato per la sua partecipazione al film Benelli su Benelli: “Per me che sono pesarese e motociclista è stato un piacere riuscire a rappresentare le Marche raccontando questa storia fantastica di passione e tenacia che è arrivata fino al Festival del Cinema di Venezia”.

Il rombo dei motori nel frattempo ha riempito la cittadina metaurense in un armonico connubio con il tartufo. Ristorantini e cantine monumentali hanno fatto il pieno di buongustai proponendo i piatti della tradizione al tartufo. Molto apprezzate anche le mostre artistiche e la visita alla Domus del Mito che, in occasione di questa 59esima Mostra Nazionale del Tartufo Bianco pregiato delle Marche, ha aperto alle visite anche una nuova stanza mosaicata.