Oggi, proclamata dai sindacati di categoria aderenti a Cgil, Cisl e Uil, si svolge lo sciopero nazionale dei dipendenti del pubblico impiego.
La protesta, spiegano i sindacati, è volta contro il mancato rinnovo del contratto, le mancate assunzioni e le scarse risorse messe a disposizione dal Governo per l’intero settore della pubblica amministrazione.
Lo sciopero riguarda i settori del contratto nazionale del pubblico impiego, dipendenti ministeriali, uffici pubblici, enti locali, scuola e sanità, circa 3 milioni di persone.
L’astensione dal lavoro è stato confermato dalle sigle sindacali malgrado la loro convocazione ad un tavolo, per il 10 dicembre, da parte della ministra per la Funzione Pubblica Fabiana Dadone.
E se da una parte i sindacati sostengono che il Governo, che nella manovra di bilancio ha stanziato 400 milioni, abbia dedicato ai lavoratori pubblici, troppe poche risorse, sono diverse le proteste.
Ha suscitato, però, diverse proteste in quanto avviene in un momento in cui l’Italia è in emergenza e mentre centinaia di migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro. Inoltre diversi esperti sostengono come i dipendenti pubblici abbiano già una retribuzione più alta rispetto ai privati.
Gli stessi ministri spiegano come il dipendente pubblico avrà un aumento medio di 107 euro mensile.
