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Sassocorvaro (PU) – Disturbavano la battuta di caccia, uccisi due cani e aggredito il proprietario

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Pesaro – Secondo quanto riferito dal proprietario di Birillo e Duna, rispettivamente un cane dei Pirenei e un pastore dell’Asia Centrale, dei cacciatori avrebbero sparato ai suoi cani, uccidendo Birillo (di soli 6 mesi) e rendendo in fin di vita Duna. I due animali si trovavano all’interno della loro proprietà e la loro colpa, a quanto pare, era che abbaiando disturbavano la fauna selvatica nel mirino dei killer. Quando il proprietario dei cani è giunto sul posto per capire cosa fosse successo e soccorrerli, sarebbe anche stato aggredito da uno dei cacciatori che lo ha colpito con il calcio del fucile, fratturandogli una costola e perforandogli un timpano.

Dopo aver ricoverato Duna in una clinica, dove sta lottando per sopravvivere, l’uomo ha ovviamente denunciato il tutto ai Carabinieri e si è appellato alle istituzioni locali, chiedendo al Sindaco di chiudere la caccia in tutta la zona. “Ancora una volta i cacciatori hanno mostrato il loro vero volto, quello che denunciamo da sempre”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Mi chiedo come sia ancora possibile, nel 2021, tollerare che persone violente vadano in giro armate per le nostre campagne a sparare a qualsiasi cosa si muova, lasciando una scia di morte a discapito non solo della fauna selvatica ma anche di animali domestici e persone che cercano di tutelare i propri diritti a vivere in pace. I cosiddetti incidenti di caccia sono ormai all’ordine del giorno e sempre più innocenti rimangono coinvolti nelle scorribande di questi killer autorizzati”.

“Ovviamente in questo caso non si tratta di un incidente ma di una violenza deliberata compiuta per pura crudeltà e arroganza, perché con queste persone non è possibile ragionare. Il nostro ufficio legale si unirà alla denuncia già presentata dal proprietario di Birillo e Duna per avere giustiza nella speranza che i Carabinieri riescano a identificare i responsabili della morte del cucciolo e delle ferite inferte al proprietario e all’altro suo cane”, continua Rosati.

“È assolutamente necessario, comunque, dare una stretta allo strapotere e al senso di impunità che i cacciatori sfoggiano senza alcun pudore ogni giorno. La politica e le istutuzioni tutte devono prendere posizione contro una pratica anacronistica e crudele che non è uno ‘sport’ né un’attività necessaria per l’ecosistema, anzi, ma è soltanto un passatempo crudele portato avanti da persone che chiaramente hanno un problema se la loro idea di divertimento è di uccidere altri esseri viventi. E che poi infatti si dimostrano violenti con chiunque, come dimostra questo ennesimo caso”, conclude Rosati.