Eventi a Treia, la risposta dell’assessore alla cultura David Buschittari.
«Nessuna predica sbagliata dall’amministrazione alle associazioni, solamente un modello che funziona da anni, di cui l’opposizione sembra faticare a comprendere il funzionamento. Come tutti gli anni nel mese di novembre l’amministrazione incontra le associazioni del territorio per redigere il calendario eventi natalizio e quello dell’anno successivo (in genere gli eventi vanno da marzo a novembre grazie alle molteplicità di proposte). Nel merito delle presunte sovrapposizioni citate dai consiglieri di minoranza quella tra il festival Giù la Piazza e la Sagra dei Frascarelli del primo fine settimana di settembre (concessa eccezionalmente per due weekend consecutivi dall’amministrazione) è stata comunicata agli organizzatori del comitato parrocchiale di Chiesanuova appena decisa la data del festival senza nessun tipo di obiezione (per la cronaca il festival è stato finanziato dalla Regione Marche per 12mila euro, ma evidentemente questo l’opposizione nemmeno lo sa); quella dell’8 settembre tra una festa religiosa (processione e Santa Messa Madonna del Ponte a Passo Treia) con un concerto a Villa Spada (due eventi diversi per tipologia di pubblico) si è resa obbligatoria causa spostamento concerto del 28 agosto per pioggia (e unica data libera per il recupero dell’evento); quella della Sagra della polenta (spostata causa elezioni politiche al 9, 10, 11 settembre) con Villa Spada e con Marchestorie (anche qui progetto finanziato dalla Regione Marche, per il secondo anno consecutivo) è la stessa sovrapposizione avvenuta l’anno scorso e negli anni passati ante pandemia. E qui sorge una domanda spontanea: visto che a Marchestorie partecipano 100 comuni nelle Marche e le sovrapposizioni con altri eventi all’interno degli stessi comuni sono praticamente ovunque (vedi anche la città di Macerata) l’opposizione di Treia vuol consigliare alla Regione di eliminare un festival che fin dall’anno scorso ha avuto successo? O vuole criticare la politica della giunta Acquaroli che saggiamente ha finanziato tutti i progetti presentati? Quindi un calendario ricco di eventi, con la possibilità per i numerosi turisti di partecipare a eventi diversi (prova ne è lo straordinario successo del Giù La Piazza Festival). Addirittura sostenere che l’amministrazione è indifferente di fronte alle associazioni che organizzano eventi quando, molte di queste, ricevono contributi comunali oltreché l’aiuto organizzativo degli uffici competenti è il solito modo goffo di una opposizione senza argomenti seri che tenta di screditare chi si impegna per la propria città collaborando con le stesse associazioni. Sembra poi abbastanza surreale il riferimento all’utilizzo eccessivo dei propri uffici per la realizzazione di eventi: la politica fornisce l’indirizzo e l’organo burocratico di gestione lo segue, l’abc della pubblica amministrazione. La penalizzazione dei residenti del centro storico sembra infine alquanto surreale circa il dover rispettare divieti di sosta o ztl: la politica decide, gli uffici pubblicano le ordinanze, quindi se si vuole fare la disfida e i campionati italiani in arena occorre giocare, e non parcheggiare le auto, se si decide di far vivere il centro storico con eventi in piazza i residenti avranno qualche piccolo disagio nel non poter parcheggiare o transitare in determinati orari (quelli delle manifestazioni) ma avviene in ogni comune d’Italia. All’opposizione consigliamo infine di partecipare di più ai numerosi eventi che la città propone, di chiacchierare meno e proporre di più».