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LEGGE ELETTORALE, COMI (PD) “LE REGOLE VANNO CAMBIATE SE C’E’ CONDIVISIONE”

Incontro Pd Lido di Fermo_ComiANCONA 4 OTT. Il processo riformatore è un elemento imprescindibile, per l’Italia e per la nostra regione. È il concetto chiave su cui si è incentrata la conferenza stampa che ha avuto come ospite d’onore il Capogruppo PD al Senato, Sen. Luigi Zanda e che si è tenuta ieri pomeriggio a Macerata.

L’appuntamento, organizzato dal PD provinciale maceratese, in collaborazione con il Gruppo consiliare regionale del Partito Democratico, è stato un momento di riflessione aperta e condivisa sui temi delle riforme costituzionali e regionali e ha visto la partecipazione di molti esponenti del Partito Democratico.

Insieme al Senatore Zanda, presenti il Segretario regionale del PD, Francesco Comi, il Senatore Mario Morgoni, la Deputata Irene Manzi, l’Assessore regionale Pietro Marcolini, il Consigliere regionale Angelo Sciapichetti, la Segretaria provinciale del PD di Macerata, Teresa Lambertucci ed il Segretario comunale del PD, Paolo Micozzi.

Ad aprire il confronto, il Segretario Comi, invitato subito dalla platea a parlare delle riforme al centro del più recente dibattito politico, a partire dalla legge elettorale regionale. “La posizione del PD sulla legge elettorale è chiarissima – ha esordito Comi –. Non si modificano le regole del gioco a soli cinque mesi dal voto, se non in presenza di una larga condivisione tra tutti i giocatori. Altrimenti non siamo credibili. Sono previsti la prossima settimana – ha continuato il Segretario – incontri bilaterali del PD con tutti i partiti per verificare se esiste una larga condivisione per modificare la legge elettorale”.

Altro tema affrontato, quello dei costi della politica. “Il PD ha presentato il 2 ottobre una proposta di legge sul taglio concreto ai costi della politica che approveremo entro l’anno – ha spiegato il Segretario Comi –. Previsti tagli alle indennità, ai rimborsi, al personale politico. Ridotte le commissioni. Previsti, inoltre, il divieto di cumulo di indennità. Questi risparmi si aggiungono a quelli già approvati ad inizio legislatura per 1,5 milioni di euro, legati alla riduzione dei Consiglieri da 43 a 30”.

Prospettiva più ampia, di respiro nazionale, quella adottata dal Senatore Zanda, che si è mostrato netto e risoluto sull’esigenza di attuare riforme radicali ed incisive. “Il tempo del rinvio è finito – ha detto il Capogruppo PD al Senato –. Dobbiamo sentirci obbligati a risolvere i problemi, a realizzare un processo riformatore molto profondo. La riforma dell’assetto parlamentare, con la fine al bicameralismo perfetto, la modifica del Titolo V della Costituzione, per un più efficiente rapporto Stato-Regioni, l’abolizione delle Province, una legge elettorale che garantisca una maggioranza certa sono passaggi obbligati, anche per garantire stabilità al nostro Paese. L’instabilità governativa deve finire perché l’Italia possa uscire dalla crisi”.

Spazio, all’interno dell’appuntamento, anche ad altre riforme fondamentali per il PD, come la nuova delega in materia di lavoro, la riforma della pubblica amministrazione, la riforma della giustizia e quella dei diritti civili.