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Olbia-Ancona 2-4, i dorici espugnano il Bruno Nespoli

Vince e convince l’Ancona in terra sarda dove viene battuto a domicilio l’Olbia allo Stadio Nespoli.

La gara, per i dorici, non comincia esattamente in maniera idilliaca, visto che un Olbia con evidenti problemi realizzativi – appena tre reti nelle prime otto partite – decide di sbloccare subito il punteggio: al minuto 8 Biancu viene steso in area da Mondonico, l’arbitro sanziona la massima punizione che Ragatzu trasforma nonostante Vitali riesca ad intuire la traiettoria.

La partita ci mette però poco a cambiare volto: dieci minuti più tardi un lancio dalla trequarti innesca Moretti che davanti a Gelmi non sbaglia e realizza l’1-1. L’Ancona non alza il piede del pedale del gas, ed approfittando dello sbandamento dei locali doppia subito il colpo: al 22’ calcio di punizione di Petrella, conclusione a pelo d’erba su cui Gelmi non riesce adeguatamente ad opporsi e nel breve volgere di cinque minuti il ribaltone è servito. Gli uomini di Colavitto sentono l’odore del sangue e provano a chiuderla subito: al 29’ Gelmi coi pugni dice di no a Simonetti, Moretti non arriva per un soffio di testa sul centro di Prezioso e al 34’ l’estremo difensore gallurese è provvidenziale su Spagnoli. Il tris è nell’aria, e prende forma poco prima del duplice fischio: Olbia scoperto nell’assalto di fine primo tempo, Petrella nella ripartenza è tanto rapido quanto preciso nel servire Spagnoli che insacca il 3-1.

Il tema non cambia ad inizio secondo tempo, con Petrella ad un passo dal poker due volte nei primi otto minuti. Il fulmine a ciel sereno, però, arriva con l’invenzione del solito Ragatzu, che al 55’ pesca il jolly sotto forma di tiro-cross che si insacca alle spalle di Vitali. L’Olbia torna a crederci, spinge, difettando però in ordine e permettendo alla retroguardia biancorossa di sbrogliare senza problemi la matassa. Passano i minuti e cresce il nervosismo, e così il finale è convulso: poco prima di un interminabile recupero raggiungono anzitempo gli spogliatoi Bellodi e Mondonico dopo un incontro ravvicinato al limite dell’area dorica, e stessa sorte tocca al tecnico dorico, un paio di giri di lancette più tardi. Ma in attesa del triplice fischio, i biancorossi trovano il tempo di mettere in ghiaccio il risultato con un fulmineo contropiede, finalizzato da Spagnoli – doppietta per lui – su assistenza di Di Massimo. E’ il gol del poker che chiude i giochi, legittimando tre punti che pesano.

Olbia-Ancona 2-4

Olbia (4-2-3-1): Gelmi; Renault (87’ Gabrieli), Bellodi, Emerson, Travaglini; Occhioni (87’ Sanna), Incerti; Biancu, Boganini (60’ Babbi) (70’ Koning), Ragatzu; Contini (60’ Sueva). A disposizione: Van der Want, Di Giorgio, Gabrielli, Sanna, Finocchi, Glino, Dore. All. Roberto Occhiuzzi.
Ancona (4-3-3): Vitali; Mezzoni, Mondonico, De Santis, Brogni (79’ Martina), Simonetti, Prezioso (90’ Bianconi), D’Eramo (63’ Gatto), Petrella (63’ Mattioli), Spagnoli, Moretti (Di Massimo). A disposizione: Piergiacomini, Perucchini, Lombardi, Pecci, Barnabà, Fantoni. All. Gianluca Colavitto.
Arbitro: signor Matteo Canci della sezione di Carrara.

Marcatori: Ragatzu 8’ (rig) e 56’, Moretti 17’, Petrella 22’, Spagnoli 45’ E 97’

Note. Recupero 1’+7’, ammoniti: Incerti (O) Simonetti, Prezioso (A). Espulsi al 89’ Bellodi (O) e Mondonico (A). Espulso Colavitto (A) dalla panchina.