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Treia, aiuto per l’Ucraina: aperto conto corrente

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Un sistema di protezione, accoglienza e sostegno in favore dell’Ucraina: Treia si adopera partendo dalle famiglie ucraine che abitano in città.
L’Amministrazione comunale ha organizzato un incontro con loro per organizzare un sistema di accoglienza per parenti, amici e/o congiunti: a vantaggio, dunque, di coloro che arriveranno dall’Ucraina, così come una raccolta fondi per chi non riuscirà a spostarsi.
A tal proposito, grazie ai contatti riusciti a stabilire con la città di Odessa, dal Comune è stato aperto un conto corrente bancario per le donazioni con cui si acquisteranno farmaci, bende, biancheria da letto, cuscini ortopedici, materassi e sedie a rotelle.
Il codice iban nel quale effettuare il versamento è il seguente:
IT46I 08549 69210 000000079875
“Volevano manifestare la volontà di aiutare i nostri concittadini ucraini, i loro parenti o congiunti – ha detto il sindaco Franco Capponi – Un piccolo gesto per cercare di dare il nostro contributo. L’accoglienza e il fatto d’intervenire a diminuire i disagi nei confronti di coloro che si devono spostare ci vede tutti coinvolti e dobbiamo organizzarci, per questo abbiamo organizzato l’incontro con le famiglie che abitano a Treia e che fanno parte della nostra comunità. Il nostro sostegno verrà dato anche attraverso di loro, naturalmente. L’aiuto si estende a tutte e 8 le famiglie che sono a Treia, ma non solo.
Le Prefetture hanno chiesto a noi amministratori di capire sul territorio quali sono le necessità. Per chi riesce a sistemarsi in famiglia, bene; per coloro che non hanno questa possibilità cercheremo noi una soluzione per ospitarli.
La cosa importante è avere delle indicazioni, raccogliere informazioni e capire di cosa c’è maggiormente necessità.
La nostra intenzione è di muoverci anche in prima persona così da poter fare affidamento sui nostri mezzi”.

Proprio nei giorni scorsi Treia ha accolto Tatiana, 30 anni, fuggita e arrivata con la sua bimba di 15 mesi dall’Ucraina. Un viaggio lungo 30 ore di pullman da Ivano Frankivs’k per trovare rifugio nell’abitazione di sua madre che da qualche anno vive a Treia.
Il marito, invece, è rimasto in Ucraina a combattere.