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Treia, risposta del sindaco Capponi sullo spegnimento anticipato dell’illuminazione pubblica

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Il sindaco Franco Capponi

«In merito alla problematica inerente lo spegnimento dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne, avanzata dalla minoranza, abbiamo deciso in maniera sperimentale di mettere in pratica questa opzione in quelle che sono le ore meno frequentate – spiega il sindaco Franco Capponi – Si tratta di una soluzione che, sottolineo, è solo sperimentale ed è stata adottata da quasi tutti i Comuni. L’aumento della spesa dell’illuminazione pubblica, che conta più di 2mila punti luce per il Comune di Treia è di 400mila euro e non ce la siamo sentita di scaricare sui cittadini questo aumento o togliendo dei servizi per la comunità. Considerando che la maggior parte dell’illuminazione pubblica è stata già convertita a led, il che consente un risparmio, abbiamo pensato a una soluzione che potesse arrecare meno danni e fastidi possibile (quattro ore prima dell’alba con riaccendimento un’ora prima dell’alba) tenendo conto che l’utilizzo degli spazi pubblici in quelle ore è molto limitato. Vorrei aggiungere anche un’altra considerazione: il problema della spesa dell’elettricità appartiene al capitolo riguardante la spesa corrente dell’Ente, i fondi per gli investimenti non sono utilizzabili per i servizi e le spese correnti quindi è un suggerimento non attuabile che si possa attingere a quei fondi per pagare l’aumento delle bollette, rinunciando agli investimenti. Anzi, sarà proprio grazie agli investimenti, ai nuovi edifici, alle nuove scuole che si riuscirà a superare il caro bollette dal momento che si tratta di edifici NZEB (edifici ad elevata efficienza energetica) a consumo zero o che produrranno energia.
Purtroppo siamo consapevoli che si crea qualche piccolo disagio, ma è un piccolo sacrificio che si chiede, d’altronde la metà della popolazione treiese abita nelle zone rurali e lì non c’è illuminazione pubblica. Ricordo nuovamente che la misura è comunque sperimentale e siamo pronti così come stiamo già facendo a cercare altre soluzioni. In questo primo mese, comunque, non sono sopraggiunte criticità o aumento di incidenti e altro. È facile dire di non spegnere le luci, ma bisognerebbe anche indicare altre soluzioni percorribili. Da parte nostra c’è la massima apertura ed è già in programma di convocare la Commissione Bilancio intorno alla metà del mese, proprio per valutare e confrontarci in merito ad altre possibilità. Se i costi sono aumentati non è colpa del Comune. Al personale del Comune di Treia abbiamo chiesto la stessa cosa. Col Governo Draghi abbiamo ricevuto circa 120mila euro che non sono bastati comunque a coprire tutti gli aumenti. La nuova Finanziaria a guida Meloni per il momento diminuisce gli aiuti ai Comuni, vediamo se ci saranno miglioramenti in tal senso. Intanto abbiamo già presentato insieme ad altri nove Comuni un nuovo progetto di Comunità energetica che se andrà in porto nel 2023 consentirà un forte risparmio, anche con sistemi di accumulo. Nel frattempo dobbiamo affrontare il problema. Concludo dicendo che nel mese di dicembre le ore di buio saranno di tre ore, poi a gennaio di due, anticipando l’accensione mattutina».